Domenica
23 aprile nella chiesa parrocchiale di Casale Corte Cerro, alle ore 11.15 solenne
Santa Messa per ricordare San Giorgio martire e festeggiare insieme a tutta la
comunità.
Una
piccola processione ha dato inizio alla Santa Messa con i celebranti don
Massimo, parroco di Casale, don Giorgio Borroni, direttore della Caritas
diocesana, il diacono don Ezio Manini, i chierichetti, la Priora Celestina
Colombo Dellavedova e la Vice Priora Francesca Giordano.
L’animazione
del Coro “Voce del Cuore” ha accompagnato ogni momento della celebrazione.
Il
consiglio di Don Giorgio, come commento al Vangelo sui discepoli di Emmaus, è
stato quello di cercare sempre Dio, anche quando ci sembra assente o
silenzioso. Lungo la nostra strada non dobbiamo avere paura perché Dio diventa
sempre speranza, il nostro compito è riconoscerlo in chi ci sta accanto, nella
bellezza della natura, nell’ascolto, nella preghiera. E’ importante
riconoscerlo nello spezzare il pane, come ogni volta nell’eucaristia, perché
spezzare qualcosa di mio per gli altri è il cuore del Vangelo. Davanti alla
chiesa alcuni volontari vendevano azalee per raccogliere fondi a favore del
“Laboratorio Nazareth” di Mergozzo. E’ un laboratorio di assemblaggio di parti
o prodotti finiti, un servizio educativo per persone in condizioni di
fragilità. Don Giorgio ci ha invitato a mettere in pratica il Vangelo: “quanta
gioia c’è nel dare!”
Al
termine della celebrazione la Priora e la Vice Priora hanno offerto un ricco
aperitivo, accogliendo tutti con piacere e simpatia.
Nel
pomeriggio i Vespri alle 16, in una chiesa affollata, con il suono d’organo del
nostro Marco Arvonio e i canti con Luca e Severino, in un’atmosfera gioiosa di
condivisione. Dopo i Vespri processione per le vie del paese con gli stendardi
di San Giorgio e di ogni Frazione, la Banda musicale Pietro Mascagni di Casale
e, gradito ospite, la “Confraternita di San Martino e San Giovanni Battista”
della parrocchia di Lesa.
Abbiamo
vissuto un momento particolare quando la processione è passata davanti alla
casa di Marisa Togno, che per motivi di salute non può muoversi; la sua mano ha
salutato ognuno di noi con tanto amore, ci ha fatto “ardere il cuore” e lei ha
virtualmente camminato con noi, come ha sempre fatto in tanti anni passati.
San Giorgio
però si è fatto sentire e prima di terminare la processione qualche goccia di
pioggia ci ha costretto a ritornare in chiesa in anticipo. Il suono
dell’organo, l’altare illuminato e adorno di fiori coloratissimi, i canti, le
preghiere, il bacio alla reliquia di San Giorgio hanno fatto terminare un
pomeriggio di festa .
MSF
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