Chiedono a Gesù: che
cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? Grande domanda. Compiere le
opere di Dio è ben altro che osservare i suoi comandamenti. Opera di Dio è la
creazione, opera sua è la liberazione del popolo dalla schiavitù e poi la
meravigliosa volontà di costruire, nonostante tutte le delusioni, una storia di
alleanza. Compiere l'opera di Dio è parteciparvi, essere in qualche modo capaci
di creare, inventori di strade che conducano a libertà e a legami buoni di
alleanza con tutto ciò che vive. Una regola fondamentale per interpretare la
Bibbia dice: ogni indicativo divino diventa un imperativo umano. Vale a dire
che tutto ciò che è descrittivo di Dio diventa prescrittivo per l'uomo. Una
proposizione riassume questa regola di fondo: «Siate santi perché io sono
santo». Il fondamento dell'etica biblica è posto nel fare ciò che Dio fa,
nell'agire come agisce Dio, comportarsi come Lui si è comportato, come Gesù ha
mostrato. Infatti: Questa è l'opera di Dio, credere in colui che egli ha
mandato. Al cuore della fede sta la tenace, dolcissima fiducia che Dio è Gesù,
uno che sa soltanto amare, guaritore del disamore del mondo. Nessun aspetto
minaccioso, ma solo le due ali aperte di una chioccia che protegge e custodisce
i suoi pulcini (Lc 13,34), con tenerezza combattiva. Quale segno fai perché
vediamo e possiamo crederti? La risposta di Gesù: Io sono il Pane della vita.
Nutrire la vita è l'opera di Dio. Offrire bocconi di vita ai morsi dell'umana
fame. Pane di cielo cerca l'uomo: vuole addentare la vita, goderla e gioirne in
comunione, saziarsi d'amore, ubriacarsi del vino di Dio, che ha il profumo
stordente della felicità. Io sono il Pane della vita, il pane che alimenta la
vita. L'uomo nasce affamato e il pane della vita sazia la fame, ma poi la
riaccende di nuovo e sveglia in noi «il morso del più» (L. Ciotti), un
desiderio di più vita che morde dentro e chiama, una fame di più libertà e più
creatività e più alleanza. Come un tempo ha dato la manna ai padri vostri nel deserto,
così oggi ancora Dio dà. Due parole semplicissime eppure chiave di volta della
rivelazione biblica:
Dio non domanda, Dio
dà.
Dio non pretende, Dio
offre.
Dio non esige nulla,
dona tutto.
Ma Dio non dà cose,
Egli non può dare nulla di meno di se stesso. Ma dandoci se stesso ci dà tutto.
Siamo davanti a uno dei vertici del Vangelo, a uno dei nomi più belli di Dio:
Egli è nella vita datore di vita. Dalle sue mani la vita fluisce illimitata e
inarrestabile. E ci chiama ad essere come Lui, nella vita datori di vita.
L'opera di Dio è una calda corrente d'amore che entra e fa fiorire le radici
del cuore.
E.
Ronchi
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