Si
è svolta domenica 13 giugno la prima gita parrocchiale dell’era post Covid. Nelle
prime ore del pomeriggio, sfidando la prima vera ondata di caldo estivo dell’anno,
venticinque volenterosi, appartenenti alle tre comunità casalesi, sono partiti,
sotto la guida di don Massimo Galbiati, per recarsi in visita a tre monumenti
religiosi situati sul colle della Castagnola, a Pallanza.
Si
è trattato innanzi tutto della chiesa parrocchiale di Santo Stefano - con i suoi
dieci secoli di storia e i suoi reperti dell’epoca imperiale romana - e dell’oratorio
di San Remigio, punto panoramico di rara bellezza e noto in tutta Europa come
uno dei più importanti siti dell’architettura romanica. Un’esperta guida
turistica ha provveduto a illustrare al gruppo, con grande professionalità,
tutte le particolarità dei due luoghi.
Ma
quella che ha suscitato il maggior interesse è stata la chiesa che da alcuni
anni è stata messa a disposizione della numerosa comunità di origine romena
presente a Verbania e nei dintorni perché vi fondasse la parrocchia di San
Luca, di rito ortodosso. Il rettore, padre Andrei Agape, ha simpaticamente
accolto i casalesi soddisfacendo ogni loro curiosità in merito alle
particolarità dei riti, agli arredi sacri nel tipico, sfarzoso stile orientale
e alle particolarità della liturgia celebrata nella sua Chiesa.
Ampia
soddisfazione è stata espressa da tutti i partecipanti, che si sono augurati
prossime simili esperienze.
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