LA PAROLA CHE LIBERA DAL MALE (Mc.
1,21-28)
Non
c’è bisogno di fare discorsi dimostrativi per riconoscere la presenza del male
in tanta gente che oggi viene a trovarsi al centro di situazioni davvero
imbarazzanti. Il demonio c’è e lo sanno soprattutto coloro che ne fanno
esperienza. Tutti siamo continuamente esposti alle lusinghe del demonio. Il demonio
o diavolo che dir si voglia è “colui che
divide”, è colui che ci fa credere vero ciò che invece è solo una menzogna,
è colui che si nasconde dietro le spoglie di ciò che appare piacevole, bello,
buono, attraente. Il demonio è alla radice di ogni male: danneggia l’uomo nel
profondo del suo intimo e nella concretezza delle sue azioni, che pertanto
risultano malvage. Appare evidente come l’uomo moderno, ripiegato su se stesso
e pieno di sé, non sia in grado di liberarsi dalle lusinghe del demonio, ma ne diventi
facilmente succube. Corruzione dilagante su tutti i fronti, violenze e abusi di
ogni genere ne sono la prova. Ma attenzione, tutte queste azioni malvage non le
compie il demonio, bensì coloro che si lasciano convincere dalle sue lusinghe.
Nasce una domanda: ci potrà mai essere qualcuno in grado di liberarci da tutto
ciò? Gesù è la risposta! La Parola di Gesù può liberarci dal male che è in noi
e fuori di noi! Nella sinagoga, di fronte a quell’uomo “posseduto da uno spirito impuro”,
Gesù dimostra il suo potere sulle forze del male, in quelle parole taglienti e
liberatorie: “Taci! Esci da lui!” Di fronte a Gesù il demonio non ha scampo,
deve battere in ritirata, è vinto e sconfitto! Il mondo del maligno, con tutti
coloro che si lasciano intrappolare dalla sua schiavitù, non ha nulla in comune
con Gesù: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?” Chi
sta con Gesù e gli consegna la propria vita, ha la certezza che il demonio non
avrà più potere su di lui. Gesù è la rovina del maligno, il quale tuttavia
cercherà sempre di insidiare il credente. Lo strazio provato dall’indemoniato
mentre veniva liberato dal maligno, rappresenta la fatica della conversione e
il continuo cambiamento a cui siamo chiamati. Il cammino della conversione non
è mai indolore, ma la certezza che Gesù ha vinto il maligno ci darà le energie
necessarie a continuare, e quella gioia che è il frutto di ogni parziale
vittoria sul male, fino alla vittoria definitiva del paradiso. Nella giornata
del Seminario siamo invitati a pregare per coloro che si stanno preparando a
diventare annunciatori della Parola di Gesù, con la consapevolezza che essa
sarà davvero potente e autorevole se resterà “Parola di Gesù”, ed essi le rimarranno umili servitori.
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