È un periodo di
insuccessi per il ministero di Gesù: contestato dall'istituzione religiosa,
rifiutato dalle città attorno al lago, da una generazione che non esita a
definire «di bambini» (Mt 11,16), Gesù ha improvvisamente come un sussulto di
stupore, gli si apre davanti uno squarcio inatteso, un capovolgimento: Padre,
ho capito e ti rendo lode. Attorno a Gesù il posto sembrava rimasto vuoto, si
erano allontanati i grandi, i sapienti, gli scribi, i sacerdoti ed ecco che il
posto lo riempiono i piccoli: poveri, malati, vedove, bambini, i preferiti da
Dio. Ti ringrazio, Padre, perché hai parlato a loro, e loro ti hanno capito. I
piccoli sono le colonne segrete della storia; i poveri, e non i potenti, sono
le colonne nascoste del mondo. Gesù vede e capisce la logica di Dio, la sua
tenerezza comincia dagli ultimi della fila, dai bastonati della vita. Non è
difficile Dio: sta al fianco dei piccoli, porta quel pane d'amore di cui ha
bisogno ogni cuore stanco... E ogni cuore è stanco. Di un segno d'affetto ha
estremo bisogno l'animo umano: è la vera lingua universale della Pentecoste,
che ogni persona dal cuore puro capisce, in ogni epoca, su tutta la terra. Gesù
che si stupisce di Dio; mi incanta, è bellissima questa meraviglia che lo
invade e lo senti felice, mentre le sue parole passano dal lamento alla danza.
Ma poi non basta, Gesù fa un ulteriore passo avanti. Venite a me, voi tutti che
siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, non un nuovo sistema di
pensiero, non una morale migliore, ma il ristoro, il conforto del vivere. Anche
per me e per te, nominare Cristo deve equivalere a confortare la vita. Le
nostre prediche, i tanti incontri devono diventare racconti di speranza e di
libertà. Altrimenti sono parole e gesti che non vengono da lui, sono la tomba della
domanda dell'uomo e della risposta di Dio. Invece là dove le domande dell'uomo
e la bellezza del Dio di Gesù si incontrano, lì esplode la vita. Imparate da
me... Andare da Gesù è andare a scuola di vita. Imparate dal mio cuore, dal mio
modo di amare, delicato e indomito. Il maestro è il cuore. Se ascolti per un
minuto il cuore, scrive il mistico Rumi, farai lezione ai sapienti e agli intelligenti!
Il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero: dolce musica, buona notizia. Il
giogo, nella Bibbia, indica la Legge. Ora la legge di Gesù è l'amore. Prendete
su di voi l'amore, che è un re leggero, un tiranno amabile, che non colpisce
mai ciò che è al cuore dell'uomo, non vieta mai ciò che all'uomo dà gioia e
vita, ma è instancabile nel generare, curare, rimettere in cammino. Cos'è
l'amore? È ossigeno. Che se la vita si è fermata, la attende, la impregna di sé
e le ridona respiro.
E.
Ronchi
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