Il Battista è appena
stato arrestato, un'ombra minacciosa cala su tutto il suo movimento. Ma questo,
anziché rendere prudente Gesù, aumenta l'urgenza del suo ministero, lo fa
uscire allo scoperto, ora tocca a lui. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia
Nazaret per Cafarnao, non porta niente consé, solo una parola: convertitevi
perché il regno dei cieli è vicino. È l'annuncio generativo del Vangelo.
Convertitevi è l'invito a rivoluzionare la vita: cambiate visione delle cose e
di Dio, cambiate direzione, la strada che vi hanno fatto imboccare porta
tristezza e buio. Gesù intende offrire lungo tutto il Vangelo una via che
conduca al cuore caldo della vita, sotto un cielo più azzurro, un sole più
luminoso, e la mostrerà realizzata nella sua vita, una vita buona bella e
beata. Ed ecco il perché della conversione: il regno si è fatto vicino. Che
cos'è il regno dei cieli, o di Dio? «Il regno di Dio verrà con il fiorire della
vita in tutte le sue forme» (Giovanni Vannucci). Il regno è la storia, la terra
come Dio la sogna. Gesù annuncia: è possibile vivere meglio, per tutti, e io ne
conosco la via; è possibile la felicità. Nel discorso sul monte dirà: Dio
procura gioia a chi produce amore. È il senso delle Beatitudini, Vangelo del
Vangelo. Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: è possibile
una vita buona, bella e gioiosa; anzi, è vicina. Dio è venuto, è qui,
vicinissimo a te, come una forza potente e benefica, come un lievito, un seme,
un fermento. Che nulla arresterà. E subito Gesù convoca persone a condividere
la sua strada: vi farò pescatori di uomini. Ascolta, Qualcuno ha una cosa
bellissima da dirti, così bella che appare incredibile, così affascinante che i
pescatori ne sono sedotti, abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia
bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede
la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto
con un infinito amore (Evangelii gaudium). Il Vangelo ne possiede il segreto,
la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Quando è
narrato adeguatamente e con bellezza, il Vangelo offre risposte ai bisogni più
profondi e mette a disposizione un tesoro di vita e di forza, che non inganna,
che non delude. La conclusione del brano è una sintesi affascinante della vita
di Gesù. Camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita.
Gesù cammina verso di noi, gente delle strade, cammina di volto in volto e
mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore, il solo capace di guarire
il cuore. Questo sarà anche il mio annuncio: Dio è con te, con amore. E guarirà
la tua vita.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il commento