Il Vangelo di questa domenica presenta
l’evento prodigioso avvenuto a Cana, un villaggio della Galilea, durante una
festa di nozze alla quale partecipano anche Maria e Gesù, con i suoi primi
discepoli. La Madre fa notare al Figlio che è venuto a mancare il vino, e Gesù,
dopo averle risposto che non è ancora giunta la sua ora, tuttavia accoglie la
sua sollecitazione e dona agli sposi il vino più buono di tutta la festa.
L’evangelista sottolinea che «questo fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò
la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui”.
I
miracoli, dunque, sono segni straordinari che accompagnano la predicazione
della Buona Notizia e hanno lo scopo di suscitare o rafforzare la fede in Gesù.
Ma il miracolo di Cana non riguarda solo
gli sposi. Ogni persona umana è chiamata ad incontrare il Signore nella sua
vita. La fede cristiana è un dono che riceviamo col Battesimo e che ci permette
di incontrare Dio. La fede attraversa tempi di gioia e di dolore, di luce e di
oscurità, come in ogni autentica esperienza d’amore.
Il
racconto delle nozze di Cana ci invita a riscoprire che Gesù non si presenta a
noi come un giudice pronto a condannare le nostre colpe, né come un comandante
che ci impone di seguire ciecamente i suoi ordini; si manifesta come Salvatore
dell’umanità, come fratello, come il nostro fratello maggiore, Figlio del
Padre: si presenta come Colui che risponde alle attese e alle promesse di gioia
che abitano nel cuore di ognuno di noi.
Allora
possiamo chiederci: davvero conosco il Signore così? Lo sento vicino a me, alla
mia vita? Gli sto rispondendo sulla lunghezza d’onda di quell’amore sponsale
che Egli manifesta ogni giorno a tutti, a ogni essere umano?
Si
tratta di rendersi conto che Gesù ci cerca e ci invita a fargli spazio
nell’intimo del nostro cuore. E in questo cammino di fede con Lui non siamo
lasciati soli: abbiamo ricevuto il dono del Sangue di Cristo. Le grandi anfore
di pietra che Gesù fa riempire di acqua per tramutarla in vino sono segno del
passaggio dall’antica alla nuova alleanza: al posto dell’acqua usata per la
purificazione rituale, abbiamo ricevuto il Sangue di Gesù, versato in modo
sacramentale nell’Eucaristia e in modo cruento nella Passione e sulla Croce.
I
Sacramenti, che scaturiscono dal Mistero pasquale, infondono in noi la forza
soprannaturale e ci permettono di assaporare la misericordia infinita di Dio.
La
Vergine Maria, modello di meditazione delle parole e dei gesti del Signore, ci
aiuti a riscoprire con fede la bellezza e la ricchezza dell’Eucaristia e degli
altri Sacramenti, che rendono presente l’amore fedele di Dio per noi. Potremo
così innamorarci sempre di più del Signore Gesù, nostro Sposo, e andargli
incontro con le lampade accese della nostra fede gioiosa, diventando così suoi
testimoni nel mondo.
don
Adriano
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