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MEZZO A VOI STA UNO CHE VOI NON CONOSCETE (Gv. 1,6-8.19-28)
Se domenica scorsa
Giovanni ci indicava la conversione come cambiamento di vita, condizione
necessaria per accogliere il Messia che viene, oggi ci dice che quel
cambiamento di vita consiste nella conoscenza di Colui che è alle porte e
bussa. Del resto, come potremmo sapere qual è il cambiamento da fare se non
conosciamo Colui che quel cambiamento ce lo chiede? Non si tratta infatti, di cambiare
tanto per cambiare, ma cambiare mettendo la nostra vita nella giusta direzione.
La conoscenza di Gesù, il Messia, il Cristo, l’Unto del Signore, l’Inviato del
Padre, è la conversione che ci viene chiesta oggi. Lo stesso Giovanni dice ai
suoi contemporanei: “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”.
E noi possiamo forse affermare di conoscerlo? Certo, si sente tanta gente che
dice di conoscere Gesù, poi si scopre che la sua conoscenza si basa solo su quella
infarinatura avuta a catechismo. La verità è che non basta una vita intera per
conoscere Gesù! E parliamo di coloro che hanno accolto il Vangelo e ne hanno
fatto l’unica ragione di vita. Figuriamoci di coloro che si accontentano di
quel poco che hanno imparato a catechismo, sempre che se lo ricordino ancora!
Dobbiamo essere umili,
onesti e sinceri: siamo tutti piuttosto ignoranti di Gesù! Io, che pure ho
fatto gli studi teologici in preparazione al sacerdozio, ritengo di essere
ancora molto lontano da una conoscenza adeguata di Gesù. Ma perchè dico questo?
Perché Gesù non è solo un libro (=Vangelo) da imparare, ma è soprattutto una
persona da incontrare, da amare, da seguire. E non ti basta tutta una vita per
conoscere fino in fondo una persona, figuriamoci se poi questa persona è Gesù,
il Figlio di Dio!
Conoscere Gesù,
lasciarsi incontrare e amare da lui, seguirlo sulla via che ci indica, è il
compito di tutta la vita. La frase di Giovanni: “In mezzo a voi sta uno
che voi non conoscete”, è come se dicesse anche a noi oggi: imparate a
riconoscere il Cristo presente nell’oggi della vita, imparate a vederlo, a
sentirlo, a percepirlo oltre le apparenze, oltre la scorza di una società
infinitamente ricca di tutto e spaventosamente povera di Dio, tutta addobbata
di luci ed estremamente povera di Cristo, luce interiore. Tre sono gli stadi attraverso
cui si snoda la nostra conversione: nel primo dobbiamo credere che Gesù esiste,
nel secondo dobbiamo conoscerlo attraverso l’approfondimento della fede e
l’incontro nei sacramenti, nel terzo dobbiamo riconoscerlo come Messia e
Signore sulle strade anche più impervie della nostra vita. Allora, sempre
avanti senza paura, è lui che ci viene incontro!
don Pietro
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