lunedì 16 ottobre 2017

Il pensiero di don Pietro - domenica 15 ottobre 2017

INVITATI ALLA FESTA DI NOZZE DEL FIGLIO (Mt. 22,1-14)

Come al solito, anche in questa parabola, facciamo fatica a comprendere il comportamento di questo re che, dopo aver ricevuto il rifiuto di tutti gli invitati, si rivolge a chiunque trova facendolo entrare quasi a forza alla festa di nozze del figlio. Come al solito la nostra mentalità è lontana da quella di Dio. La parabola interpreta molto bene l’atteggiamento di indifferenza nei confronti di Dio e del suo amore per l’umanità, oggi sempre più diffuso. Ci sono gli indifferenti esistenziali, la cui indifferenza non riguarda solo Dio, ma complessivamente l’esistenza tutta. Purtroppo a questa categoria appartengono parecchi giovani, sempre annoiati, interessati solo a compilare la propria pagina di faceboock o a giocare alla play station, o a fare nulla tutto il giorno. Ma forse costoro appartengono a quella folla di poveri di senso, di speranza e di ragioni di vita, che vengono chiamati in un secondo tempo, dopo che gli invitati hanno declinato l’invito. E li si potrà trovare al banchetto. Ci sono poi gli indifferenti materiali, cioè, talmente presi dai loro affari, dai loro interessi e impegni da non avere proprio tempo per Dio. Travolti come sono dalla “schiuma” della vita, dalla sua parte superficiale, da non accorgersi dello spirito, con le sue domande, la sua ricchezza, le sue aspirazioni profonde. Questi sono la stragrande maggioranza, in una società consumista che ha riempito la vita di cose, soffocato l’essenziale e anestetizzato le coscienze. Nelle loro giornate non c’è spazio per il silenzio, non c’è tempo per la preghiera, non c’è considerazione per Dio. Infine ci sono gli indifferenti motivati, nel senso che hanno fatto l’esperienza di un Dio come di uno che toglie qualcosa alla vita e alla gioia di vivere. Forse, dell’insegnamento che hanno ricevuto sulla vita cristiana, si ricordano solo sacrifici, rinunce, mortificazioni, doveri e impegni. Una vita senza amore, senza festa, senza Dio. Ma questa non è la vera vita cristiana. Meglio stare alla larga da un Dio cosi. E’ chiaro che siamo di fronte a un’immagine distorta e sbagliata di Dio: non è questo il Dio di Gesù! E noi, a quale di questi tre tipi assomigliamo? La domanda è d’obbligo, poiché desideriamo evitare il rischio di restare intrappolati in qualcuno di questi atteggiamenti di indifferenza. La nostra partecipazione al banchetto della domenica, nel giorno del Signore, deve esprimere il nostro impegno di responsabilità, di carità e di amore ai fratelli, in grado di farci trovare alla festa di Dio con la veste nuziale.           

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