sabato 4 marzo 2017

Il pensiero di don Pietro - domenica 5 marzo 2017 - prima di Quaresima

QUARESIMA: TEMPO DI GRAZIA (Mt. 4,1-11)

Con la celebrazione dell’Imposizione delle Ceneri di mercoledì 1 marzo, ha avuto inizio il tempo “forte” della Quaresima. In questo tempo, relativamente lungo (=quaranta giorni), i cristiani si impegnano a compiere un cammino di conversione, con particolare disponibilità e forza interiore, nella fedeltà al progetto di Dio che è Amore. E’ un tempo di lotta contro il maligno, pieno di insidie, tranelli e tentazioni. Proprio come è accaduto a Gesù, sottoposto ad una serie di prove durissime dal diavolo: “Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo”. La Quaresima ci fa compiere un cammino di conversione dal deserto delle tentazioni al giardino della risurrezione nella domenica di Pasqua. Non si può giungere alla vita piena e bella della risurrezione se non passando attraverso le tentazioni! Gesù ci insegna la strada: come Lui si è lasciato guidare da Dio e dalla sua Parola, così accompagna noi attraverso le tentazioni. Le tentazioni nel deserto rappresentano il tentativo del diavolo di far cadere Gesù sul “potere”, interpretato ed esercitato alla maniera umana, cioè, con l’intento di piegare i poteri di Dio alla volontà e ai desideri umani. Gesù, pur essendo Figlio di Dio, non si avvale dei poteri di Dio, accetta invece di rimanere pienamente e fino in fondo uomo. Gesù poi, ci insegna che ogni potere va rifiutato quando non è al servizio del bene comune, ma di se stessi e dei propri interessi. Gesù vuole farci cambiare la nostra idea di Dio, che spesso è legata a una forma di potere per il nostro tornaconto. Gesù rivela un Dio che esprime il suo potere più grande nell’impotenza della croce, infatti, proprio sulla croce tornerà la tentazione: “Se sei davvero Figlio di Dio scendi dalla croce!” Gesù rivela che il potere di Dio è proprio la sua impotenza, dal momento che non è un potere di questo mondo. Alla fine il diavolo offre a Gesù il proprio potere: “Tutte queste cose io ti darò…” La lotta è contro l’accettazione di sottomettersi ad un potere, poiché spesso si subisce il potere per poterlo poi avere. I martiri hanno rifiutato di subire il potere dell’imperatore. Gesù rifiuta il tornaconto, il compromesso e l’accordo ipocrita: la sua scelta ci porta a riflettere sull’attuale grande fenomeno della corruzione, che si muove secondo questa logica di sottomissione ad un potere in vista di ottenere qualche vantaggio. Nella scena delle tentazioni Gesù ci rivela un Dio incredibilmente debole e umile, e fa a pezzi le nostre idee di un Dio magico, onnipotente e autoritario.

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