QUARESIMA: TEMPO DI GRAZIA (Mt. 4,1-11)
Con
la celebrazione dell’Imposizione delle Ceneri di mercoledì 1 marzo, ha avuto
inizio il tempo “forte” della
Quaresima. In questo tempo, relativamente lungo (=quaranta giorni), i cristiani si impegnano a compiere un cammino
di conversione, con particolare disponibilità e forza interiore, nella fedeltà
al progetto di Dio che è Amore. E’ un tempo di lotta contro il maligno, pieno
di insidie, tranelli e tentazioni. Proprio come è accaduto a Gesù, sottoposto
ad una serie di prove durissime dal diavolo: “Gesù fu condotto dallo Spirito
nel deserto, per essere tentato dal diavolo”. La Quaresima ci fa
compiere un cammino di conversione dal deserto
delle tentazioni al giardino della
risurrezione nella domenica di Pasqua. Non si può giungere alla vita piena e
bella della risurrezione se non passando attraverso le tentazioni! Gesù ci
insegna la strada: come Lui si è lasciato guidare da Dio e dalla sua Parola,
così accompagna noi attraverso le tentazioni. Le tentazioni nel deserto
rappresentano il tentativo del diavolo di far cadere Gesù sul “potere”,
interpretato ed esercitato alla maniera umana, cioè, con l’intento di piegare i
poteri di Dio alla volontà e ai desideri umani. Gesù, pur essendo Figlio di
Dio, non si avvale dei poteri di Dio, accetta invece di rimanere pienamente e
fino in fondo uomo. Gesù poi, ci insegna che ogni potere va rifiutato quando
non è al servizio del bene comune, ma di se stessi e dei propri interessi. Gesù
vuole farci cambiare la nostra idea di Dio, che spesso è legata a una forma di
potere per il nostro tornaconto. Gesù rivela un Dio che esprime il suo potere
più grande nell’impotenza della croce, infatti, proprio sulla croce tornerà la
tentazione: “Se sei davvero Figlio di Dio scendi dalla croce!” Gesù rivela
che il potere di Dio è proprio la sua impotenza, dal momento che non è un
potere di questo mondo. Alla fine il diavolo offre a Gesù il proprio potere: “Tutte
queste cose io ti darò…” La lotta è contro l’accettazione di
sottomettersi ad un potere, poiché spesso si subisce il potere per poterlo poi
avere. I martiri hanno rifiutato di subire il potere dell’imperatore. Gesù
rifiuta il tornaconto, il compromesso e l’accordo ipocrita: la sua scelta ci
porta a riflettere sull’attuale grande fenomeno della corruzione, che si muove secondo questa logica di sottomissione ad
un potere in vista di ottenere qualche vantaggio. Nella scena delle tentazioni
Gesù ci rivela un Dio incredibilmente debole e umile, e fa a pezzi le nostre
idee di un Dio magico, onnipotente e autoritario.
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