DIO AMA I SUOI FIGLI (Is 42,1-4.6-7; At
10,34-38; Mt 3,13-17)
Gesù
non è più bambino, sembra impossibile, ma nel giro di quindici giorni è
diventato adulto e pronto ad affrontare la missione della salvezza. Questo
significa che il bello viene proprio adesso, e se noi avessimo reso il
messaggio cristiano una cosa solo per bambini e vecchiette, dobbiamo ricrederci
tornando ad assumerci le nostre responsabilità. Sì, perché Gesù che si fa
battezzare da Giovanni Battista si assume le sue responsabilità fino in fondo.
Giovanni non voleva battezzarlo, ma Gesù gli rispose: “Lascia fare per ora, perché
conviene che adempiamo ogni giustizia”. Con il Battesimo si entra nella
condizione di figli di Dio e ci si deve impegnare a vivere come figli, seguendo
l’esempio del Figlio. Oggi celebriamo la festa del Battesimo di Gesù e
ricordiamo il nostro Battesimo. Con il Battesimo Gesù dà inizio alla sua
missione di uomo tra gli uomini e di servo di Dio. Gesù svolgerà la sua
missione con lo stile del “servo” che
è mandato a risanare, a lottare, a vincere il male, a portare il giudizio,
senza violenza, senza gridare, senza spaccare tutto, ma entrando dentro una
realtà malata, andando a ricercare quel minimo di bene che è ancora rimasto,
per rispondere al male con il bene e vincere il male con i criteri del bene. Se
nella capanna abbiamo contemplato un Dio che si fa uomo, bambino tutto
disarmato e disarmante, nel Battesimo vediamo il Figlio di Dio che si fa servo:
che non chiede la nostra vita, ma offre la sua, che non impone la sua forza, ma
propone il suo amore nella compassione e nella mitezza, pronto a sanare, a
guarire e a ridare speranza a tutti coloro che l’hanno perduta. Gesù compie la
sua missione con la forza dello Spirito Santo che lo introduce e conferma in
una relazione speciale con il Padre: “Questi è il Figlio mio, l’amato, in lui ho
posto il mio compiacimento”. Se noi metteremo i nostri passi sulle orme
di Gesù, certamente proveremo lo stesso legame e lo stesso amore del Padre. Ma
siamo disposti a fare nostre le sue scelte? A rinunciare alle esibizioni di
forza e di potenza? A non utilizzare gli strumenti dei ricchi per annunciare il
Vangelo destinato ai poveri? Siamo disposti a camminare nella mitezza, nella
comprensione, nella misericordia e nella compassione dei fratelli? Seguire Gesù
vuol dire fare nostro lo stile del Figlio di Dio fatto uomo, non alle nostre
condizioni, ma obbedienti come lui al progetto del Padre. Il Battesimo di Gesù
salda insieme il mistero dell’Incarnazione con la Missione e ci mostra la sua
vicinanza alla nostra umanità peccatrice. E’ un inizio, certo, ma ci mette già
nel vivo del suo ministero, facendoci intuire lo stile del “servo”.
don Pietro
Ciao Signore e signori!
RispondiEliminaVi auguro un felice e gioioso anno 2017, vi auguro successo, successo, felicità, salute, pace intorno a voi e il vostro business... Che i vostri desideri più profondi sono soddisfatte per conto di Dio.
Si tratta di un prestito di opportunità affidabile, veloce e senza indugio. Per informazioni, si prega di contattare me.
Cordiali saluti!