domenica 9 ottobre 2016

Il pensiero di don Pietro - domenica 9 ottobre 2016

AZIONE DI LODE E RINGRAZIAMENTO (Lc. 17,11-19)

Quanti sono i doni che riceviamo lungo il cammino della nostra vita? Forse non ci abbiamo mai pensato, forse ci si dimentica più facilmente di ciò che riceviamo, o forse siamo diventati davvero poco riconoscenti. Sta di fatto che c’è ancora in giro gente che non è per niente disposta a riconoscere i doni ricevuti, anzi, si difende con orgoglio dicendo. “Io non ho mai ricevuto regali da nessuno!” Certo, non si tratta di credere che i regali scendono dal cielo, tuttavia credo ci siano tanti segni, piccoli o grandi, attraverso i quali possiamo dire che riceviamo tanti doni nella vita. A questa convinzione ci spinge la nostra fede: siamo continuamente arricchiti di doni da Dio e dai fratelli. Ma questa verità non è affatto evidente, né facile da riconoscere. Il Vangelo di oggi ci presenta una scena dove dieci lebbrosi vengono guariti da Gesù, ma soltanto uno torna da Lui riconoscente per il dono ricevuto, gli altri tirano dritto e non tornano a ringraziare, tanto che Gesù stesso con meraviglia lo sottolinea: “Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?” Sicuramente tutti e dieci si accorsero di essere stati guariti, sarebbe davvero difficile non accorgersi di un fatto così incisivo ed evidente, tuttavia solo uno torna a ringraziare, cioè, riconosce che quella guarigione è segno di salvezza, e difatti Gesù gli dice: “Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!” Gli altri nove sono stati guariti dalla lebbra, ma non hanno riconosciuto in quel dono ricevuto il segno della salvezza. Anch’essi hanno avuto fede, perché al comando di Gesù che li invitava a presentarsi dai sacerdoti, ubbidiscono, perciò sono guariti, ma non sono riusciti a completare la loro fede con il rendimento di grazie e la lode a Dio. La loro fede è rimasta a metà, incompiuta. L’insegnamento del Vangelo di oggi è senz’altro quello della gratitudine, del rendere lode e grazie a Dio per i doni ricevuti. In una società dove si diffonde sempre più l’idea che tutto sia dovuto, che tutto sia un diritto, credo sia importante riaffermare la necessità della gratitudine, soprattutto nei rapporti umani. Chi non ringrazia per il bene ricevuto crede di bastare a se stesso, chi ringrazia sa di poter fare affidamento in Colui che conosce ciò di cui c’è veramente bisogno, prima ancora di chiederglielo.         

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