GIOIRE
PER UN SOLO PECCATORE PENTITO! (Lc.
15,1-32)
L’anno della
Misericordia sta velocemente volgendo al termine, tuttavia abbiamo ancora un
paio di mesi per contemplare l’eccezionale portata di questa prerogativa che,
nella sua essenza, è attribuibile solo a Dio, infatti, solo Dio è
Misericordia! Solo Dio è in grado di restituir e al derelitto, allo sfruttato,
all’emarginato, al povero, al peccatore la dignità di figlio. Solo Dio può
recuperare al bene situazioni di vita e di persone che altrimenti sarebbero totalmente
compromesse e votate alla morte: solo Dio è Misericordia! Anche per le
anime più sensibili non è facile entrare in questa logica di Dio, perché potremmo
dire che è una logica senza logica. Infatti, nel suo agire Dio non segue la
logica umana, perciò se vogliamo incontrarlo dobbiamo lasciar perdere i nostri
ragionamenti e seguirlo per un’altra strada. Le tre parabole di oggi ci aiutano
a trovare questa strada, e così riusciremo ad incontrare Dio e in Lui trovare
Misericordia. Ma riusciremo davvero ad incontrare Dio solo sulla via dello
Spirito. Infatti, la difficoltà più evidente per comportamenti amorevoli
improntati alla misericordia, sono i “sensi”, dai quali tuttavia non possiamo
prescindere, ma possiamo fare in modo che siano plasmati e purificati dallo
Spirito. I “sensi” sono la zavorra che non permette all’anima di essere
libera, aperta al mondo, e anche ai nemici come ci chiede il Vangelo. Una
difficoltà grande perché l’altro può essere odioso, irriverente, non
riconoscente, imbroglione, falso, vigliacco, aggressivo. Solo la misericordia
di Dio ci permette di non chiuderci e di guardare al di là della realtà, per
sognare un altro essere. Più facile a dirsi che a farsi! “Gioire per un solo
peccatore pentito!” Il perdono e la gioia sono possibili solo se la prospettiva
è il bene, superando il male. La misericordia di Dio ci chiede di essere miti,
giusti, leali, semplici, portatori di consolazione, pacifici, coerenti, così come
suggeriscono le beatitudini, così come ognuno vorrebbe incontrare tutti nella
vita. La misericordia di Dio non è illogica, semplicemente non segue la logica
umana, infatti, la supera creando scenari sorprendentemente nuovi e
inaspettati. Non ci sono dubbi: è Dio che ha donato alle sue creature cuori che
superano le leggi della sopravvivenza, cuori capaci di voler bene al di là
delle emozioni, così da far prevalere in essi sentimenti di autentica salvezza.
don Pietro
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