sabato 10 settembre 2016

Il pensiero di don Pietro - domenica 11 settembre 2016

GIOIRE PER UN SOLO PECCATORE PENTITO!  (Lc. 15,1-32)
L’anno della Misericordia sta velocemente volgendo al termine, tuttavia abbiamo ancora un paio di mesi per contemplare l’eccezionale portata di questa prerogativa che, nella sua essenza, è attribuibile solo a Dio, infatti, solo Dio è Misericordia! Solo Dio è in grado di restituir e al derelitto, allo sfruttato, all’emarginato, al povero, al peccatore la dignità di figlio. Solo Dio può recuperare al bene situazioni di vita e di persone che altrimenti sarebbero totalmente compromesse e votate alla morte: solo Dio è Misericordia! Anche per le anime più sensibili non è facile entrare in questa logica di Dio, perché potremmo dire che è una logica senza logica. Infatti, nel suo agire Dio non segue la logica umana, perciò se vogliamo incontrarlo dobbiamo lasciar perdere i nostri ragionamenti e seguirlo per un’altra strada. Le tre parabole di oggi ci aiutano a trovare questa strada, e così riusciremo ad incontrare Dio e in Lui trovare Misericordia. Ma riusciremo davvero ad incontrare Dio solo sulla via dello Spirito. Infatti, la difficoltà più evidente per comportamenti amorevoli improntati alla misericordia, sono i “sensi”, dai quali tuttavia non possiamo prescindere, ma possiamo fare in modo che siano plasmati e purificati dallo Spirito. I “sensi” sono la zavorra che non permette all’anima di essere libera, aperta al mondo, e anche ai nemici come ci chiede il Vangelo. Una difficoltà grande perché l’altro può essere odioso, irriverente, non riconoscente, imbroglione, falso, vigliacco, aggressivo. Solo la misericordia di Dio ci permette di non chiuderci e di guardare al di là della realtà, per sognare un altro essere. Più facile a dirsi che a farsi! “Gioire per un solo peccatore pentito!” Il perdono e la gioia sono possibili solo se la prospettiva è il bene, superando il male. La misericordia di Dio ci chiede di essere miti, giusti, leali, semplici, portatori di consolazione, pacifici, coerenti, così come suggeriscono le beatitudini, così come ognuno vorrebbe incontrare tutti nella vita. La misericordia di Dio non è illogica, semplicemente non segue la logica umana, infatti, la supera creando scenari sorprendentemente nuovi e inaspettati. Non ci sono dubbi: è Dio che ha donato alle sue creature cuori che superano le leggi della sopravvivenza, cuori capaci di voler bene al di là delle emozioni, così da far prevalere in essi sentimenti di autentica salvezza.

                                                                                                     don Pietro

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